Benvenuto nella nostra terra - Lucolandia 3.0

Vai ai contenuti

Menu principale:

Benvenuto nella nostra terra

Benvenuto nella nostra terra
Lucoli e le sue Frazioni
San Menna
Piaggia
Santa Croce
Prata
Spogna
Spognetta
Casavecchia
Collimento
Peschiolo
Vado Lucoli
Lucoli Alto
Casamaina
Sant'Andrea
Altre zone di interesse
Giardino della Memoria
Valleona
Campo Felice
Prato Agabito
Cenni storici

Il nome Lucoli, deriva dal latino "Luculus" cioè boschetto sacro. I suoi primi abitanti furono i sabini, ma le prime notizie storiche sicure risalgono all'alto medioevo. L'abitato ebbe origine da alcuni gruppi di contadini che si erano riuniti intorno al monastero benedettino di San Giovanni.
Dopo essere stata feudo dei Conti di Collimento, Lucoli divenne regia, entrando nel territorio comunale de L'Aquila. Nel 1529 fu però infeudata agli Ossorio. In seguito passò agli Alvarez Ossorio (1560), ai Colonna (1581), ai Palma (1610), di nuovo dei Colonna (1635), ai Barberini (1661-1806).
Il 29 luglio 1927 il comune di Lucoli venne soppresso con un decreto regio, e il suo territorio fu annesso al comune di L'Aquila, per la formazione della Grande Aquila. Stessa sorte toccò ad altri 7 comuni aquilani, ma Lucoli fu l'unico che nel 1947 riacquistò la sua iniziale autonomia. Trattasi per la precisione del Regio Decreto legge del 29 luglio 1927 (anno V era fascista) numero 1564 che prevede la soppressione e l'annessione al comune di Aquila degli Abruzzi dei comuni di Arischia, Bagno, Camarda, Lucoli, Paganica, Preturo, Roio, Sassa, nonché la frazione di San Vittorino del comune di Pizzoli. Nel 1947 Lucoli dopo essere stato per 20 anni una frazione dell'Aquila fu il solo a riuscire a ritornare comune autonomo a differenza degli altri 7 comuni soppressi.
Geografia Fisica

La parte abitata del comune è adagiata in una valle che discende dalla Piana di Campo Felice (in buona parte rientrante anch'essa nel territorio del Comune), solcata dal corso del Torrente Rio tra il gruppo montuoso di Monte Orsello (2044 m) e quello di Monte Ocre-Monte Cagno (2202 m) fino all'imbocco della Conca aquilana tra un'altitudine compresa tra i 750 m e i 1380 m s.l.m.
Le acque stagionali del Torrente Rio si immettono poi in quelle del Torrente Raio, proveniente da Sassa-Tornimparte, che a sua volta si immette nell'Aterno nel territorio del Comune di L'Aquila.
La restante parte del territorio è tipicamente montana con diverse cime che superano i 2000 m (Monte Cefalone, Monte Puzzillo, Monte della Torricella, Punta dell'Uccettu, Costone) poste ai confini con le Montagne della Duchessa ed il massiccio del Monte Velino e dall'interessante risvolto paesaggistico nonché alcune vaste distese forestali dall'interessante risvolto naturalistico (Bosco di Cerasuolo). Il territorio si colloca ai margini settentrionali del Parco regionale naturale del Sirente-Velino.
Nei pressi del confine nord-est del comune si è registrato l'epicentro del rovinoso sisma del 6 aprile 2009 sebbene il comune non abbia fatto registrare danni cospicui come invece in quelli di zone immediatamente limitrofe come Roio probabilmente grazie alla schermatura del massiccio di Monte Ocre-Monte Cagno.
Architetture religiose

L'abbazia di San Giovanni Battista (Mappa) è senza dubbio il fiore all'occhiello dell'importante patrimonio artistico-culturale del comune di Lucoli.
Le sue origini risalgono al 1077. A seguito del terremoto del 1703 l'interno dell'abbazia fu trasformato in stile barocco, ma dopo un primo restauro nel 1835 ed uno più recente nel 1994, la basilica è tornata al suo originario splendore. Di particolare importanza risultano essere gli affreschi rinvenuti proprio con l'ultimo restauro, attribuiti al De Litio, il chiostro e il porticato. All'interno dell'abbazia si può ammirare anche l'organo del Farina (1500), ritenuto essere il più antico d'Abruzzo.
La chiesa di San Michele Arcangelo (Mappa), costruita su un colle da cui si gode una spettacolare vista su tutta la vallata, è di epoca medievale. Distrutta dal terremoto della Marsica del 1915, fu ricostruita grazie alla volontà dei paesani.
La chiesa di S. Menna di Lucoli (Mappa), la più antica sul territorio, risale al IX secolo. Vanta preziosi affreschi, tra cui La Crocefissione ad opera di Saturnino Gatti risalente al 1500.

Tutte le notizie di questa pagina sono tratte da Wikipedia  l'enciclopedia libera
Le parti marcate in rosso e in grassetto sono cliccalbili

Torna ai contenuti | Torna al menu